LE MOLE ABRASIVE

By | 7 Luglio , 2022
lavoro

Il mondo delle mole diamantate è molto vasto e conoscere le tipologie, le caratteristiche e le principali funzioni di ognuno di essa è molto difficile.

Per avere un’idea generale e consona di questo mondo ci siamo interfacciati con Muzzi srl azienda leader nel settore delle mole diamantate.

In questo articolo entreremo nel mondo delle mole diamantate!

Buona lettura!

Uso e tipi di mole

Le mole sono formate da un composto abrasivo e da un aggregante: il loro utilizzo avviene fissandole alle macchine rettificatrici e possono essere di diverse misure a seconda se l’eliminazione del metallo avviene in interno o esterno.

L’obiettivo della mola, quindi, è quello di rimozione di materiali e metalli più o meno duri grazie a particelle grossolane unite da un aggregante con funzione appunto di taglienza.

Ciò che differenzia una mola dall’altra sono i grani in superficie che garantiscono la rimozione dei materiali più o meno teneri.

Ci sono diverse tipologie di mole:

  • Mole per rettifica diamantate
  • Utensili elettrodeposti in diamante
  • Mole per marmo
  • Mole diamantate
  • Mole CBN
  • Dischi diamantati

Nell’acquisto di una mola bisogna prestare attenzione alle caratteristiche riportate in etichetta, e valutare questi elementi a seconda dell’uso che se ne deve fare:

  • Granella abrasiva, è l’elemento che determina la taglienza della mola in base alla sua durezza. I materiali utilizzati sono carburo di silicio, ceramica, ossido di alluminio cubico tra i più convenzionali; il diamante e il nitruro di boro cubico sono considerati super abrasivi e hanno un costo più elevato
  • Dimensione della granella, più grossolana è la grana abrasiva più il taglio sarà veloce ma impreciso; con una grana più fine il taglio è più lento ma la finitura esce più perfezionata, adeguata per prodotti finiti
  • Grado della ruota, è quello che determina la tenuta degli aggreganti con l’abrasivo e comprende velocità della ruota, flusso di refrigerante, velocità e profondità di rettifica
  • Spaziatura della granella, è la densità del grano abrasivo sulla superficie della mola
  • Legame della ruota, cioè come la ruota trattiene l’abrasivo

 

Metodi di rettifica

Ogni tipologia di rettifica monta mole di diverse geometrie e si possono suddividere in tre categorie.

  • Rettifica a generazione discontinua: le mole sono dischi con profili a doppio cono o a tazza; in questo metodo vengono usate fino a due mole con fianchi rettilinei. Le macchine rettificatrici di generazione discontinua non vengono più prodotte
  • Rettifica a generazione continua: si usano mole a vite con tipi di abrasivo diverso; la mola si presenta di dimensioni variabili a seconda del materiale con cui è costruita
  • Rettifica di forma: si utilizzano mole a disco profilate e si tratta di una rettifica di tipo discontinuo

 

Caratteristiche delle mole

In base al materiale con cui vengono prodotte si suddividono in due categorie:

  1. Mole vetrificate in ceramica
  2. Mole in CBN

 

Agglomerante

L’agglomerante è quell’elemento che unisce gli abrasivi e rende più o meno facile il distacco dei grani abrasivi dalla superficie della mola; più agglomerante c’è, più la mola risulta dura e quindi i grani si distaccano meno facilmente.

Esistono diversi tipi di agglomerante:

  • Vetrificato, utilizzato per le rettifiche di precisione dà consistenza alla mola e resistenza ai liquidi refrigeranti
  • Resinoide, utilizzato per lavorazioni a grande velocità, resistono all’acqua e ai refrigeranti
  • Gomma, soggetto da invecchiamento questo agglomerante è utilizzato per rettifiche con finitura precisa
  • Gommalacca, per finiture molto spinte

 

Durata delle mole

Il rendimento delle mole nelle lavorazioni degli ingranaggi viene misurata con il numero di metri della dentatura eseguita, cioè dal numero totale di denti in base alla larghezza della fascia dentata.

In base al valore di rendimento delle mole si calcola anche il numero di ravvivature che sono possibili per quella mola.

La ravvivatura è un’operazione indispensabile per mantenere la capacità di taglio e per ridurre al minimo anche i rischi che può comportare l’utilizzo di una mola usurata.